Dal 15 Febbraio 2016 è online ed accessibile a chi risiede o opera all’interno dell’Unione Europea la nuova Piattaforma di “Online Dispute Resolution” – ODR – realizzata dalla Commissione Europea per semplificare e velocizzare le procedure di risoluzione alternativa delle controversie, e in grado di rispondere alle esigenze dei consumatori e tutelarli nei loro rapporti commerciali con i professionisti all’interno di tutto il mercato europeo.

La Piattaforma svolge principalmente la funzione di mettere in contatto le parti litiganti e di fornire un elenco dove vengono inseriti gli Organismi ADR selezionati a questo scopo da ogni Stato membro, sulla base dei criteri di qualità richiesti dalla legislazione Europea; tra questi Organismi qualificati le parti devono scegliere di comune accordo quello a cui rivolgersi

Attraverso la Piattaforma, che è di facile utilizzo ed accessibile da ogni tipo di apparecchio all’indirizzo https://webgate.ec.europa.eu/odr/main/index.cfm?event=main.home.show&lng=IT , è possibile seguire tutte le fasi della procedura, che spesso può essere condotta interamente online. La Piattaforma è multilingue ed è disponibile un ulteriore servizio per la traduzione degli atti relativi a controversie che riguardano parti residenti in Stati differenti.

La Commissione Europea vigila sulla gestione e sul corretto funzionamento del sistema nonche sull’intera procedura di reclamo. Viene anche fornito un servizio di consulenza mediante una rete di centri di contatto istituiti a livello nazionale in ogni Stato membro, a cui le parti possono richiedere assistenza non solo in ogni momento della procedura, ma anche prima o eventualmente dopo.

Il sito web funziona come uno “sportello unico per i consumatori” che possono rivolgersi per tentare di risolvere le controversie sorte per acquisti online di beni e servizi, effettuati all’interno del proprio paese di residenza o in qualsiasi altro Stato membro.

Viene anche fornito un servizio di consulenza mediante una rete di centri di contatto istituiti a livello nazionale in ogni Stato membro, a cui le parti possono richiedere assistenza non solo in ogni momento della procedura, ma anche prima o eventualmente dopo. Per avviare la procedura la parte interessata, di regola il consumatore, deve compilare il modulo di reclamo elettronico, operazione che richiede pochi semplici passi, in modo da fornire tutte le informazioni necessarie.

La Piattaforma fornisce un elenco dove vengono inseriti gli Organismi ADR selezionati a questo scopo da ogni Stato membro, sulla base dei criteri di qualità richiesti dalla legislazione Europea; tra questi Organismi qualificati le parti devono scegliere di comune accordo quello a cui rivolgersi.Per quanto riguarda l’Italia, tra i pochi Organismi ADR selezionati, è presente SICOME,che vanta una sede anche in Spagna.

La prima normativa comunitaria sull’Online Dispute Resolution è stata la Direttiva 2008/52/CE sulla mediazione, recepita in Italia dal Decreto Legislativo 28/2010 che, nel regolamentare la mediazione nelle controversie vertenti su diritti disponibili, consente, all’art. 3, che ciascun Organismo ADR nel proprio regolamento preveda la possibilità di svolgere la mediazione secondo modalità telematiche.Riguardo alla Piattaforma ODR la base legislativa è la Direttiva 2013/11/UE del 21 Maggio 2013 sulla risoluzione alternativa delle controversie dei consumatori, a cui è seguita l’elaborazione del Regolamento 524/2013 che ha previsto la realizzazione di un sito web interattivo, facile da usare, gratuito e disponibile in tutte le lingue ufficiali dell’Unione, che permetta ad un consumatore residente in qualsiasi Stato membro di poter accedere al sistema ODR.

Come si svolge la procedura

Per avviare la procedura la parte interessata, di regola il consumatore, deve compilare il modulo di reclamo elettronico, in modo da fornire tutte le informazioni necessarie. In particolare devono essere indicati i motivi della controversia e l’indirizzo di posta elettronica del commerciante, attraverso cui il reclamo viene inoltrato alla parte convenuta. Le parti a questo punto devono designare l’Organismo a cui intendono rivolgersi, che a sua volta deve accettare di trattare il caso. Poiché ogni Organismo di mediazione svolge le sue funzioni secondo un proprio regolamento, ferma restando la sua posizione di terzo neutrale che assiste i litiganti nel trovare un accordo che soddisfi entrambe le parti, la procedura prosegue in modo diverso a seconda dell’Organismo scelto. In particolare possono essere richiesti adempimenti in mancanza dei quali il reclamo viene rigettato, come ad esempio un preventivo tentativo di contatto con il commerciante per risolvere amichevolmente la controversia; può essere richiesta la presenza fisica delle parti; variano inoltre la durata prevista e l’ammontare dell’onorario che, seppur minimo, viene di solito richiesto, così come la parte che è tenuta a pagarlo. I costi e le specifiche caratteristiche della procedura seguita da ogni singolo Organismo sono, comunque, chiaramente indicati nella apposita sezione della Piattaforma.

Si può accedere alla piattaforma ODR attraverso il portale «La tua Europa». Sarà collegato anche a tutti gli organismi di mediazione nazionali che sono stati istituiti e notificato alla Commissione europea, in linea con la direttiva dell’UE sulla risoluzione alternativa delle controversie (ADR).

http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=CELEX%3A32013R0524

http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=LEGISSUM:0904_2