Note sul  D.Lgs. n. 231/01

Il D.Lgs. n. 231/2001 ha introdotto nel nostro ordinamento il principio della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche per i reati commessi dalle figure apicali, di vertice, e dalle persone sottoposte alla vigilanza delle figure apicali anzidette (dipendenti, fornitori ecc.) nell’interesse o a vantaggio dell’ente stesso.
Viene quindi introdotta la “responsabilità amministrativa” a carico dell’ente che va ad aggiungersi a quella tradizionale della persona fisica che ha commesso o tentato il reato.
Il legislatore ha espressamente previsto, con il decreto in oggetto, la possibilità per la persona giuridica di essere esente dalla predetta responsabilità nella sola ipotesi  in cui questi si sia dotato di un Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo – MOG (nonché di un Organismo di Vigilanza ) e qualora il predetto modello risulti costantemente verificato, efficace ed aggiornato.
Il MOG ha lo scopo di realizzare un sistema di controllo ed organizzazione interno, anche per quanto disposto e previsto ai sensi dell’art. 30 del  D.Lgs. n. 81/2008.

Il modello MOG si articola come segue:

  • Parte generale (identificante le caratteristiche strutturali dell’Organizzazione nonché le modalità di creazione del modello e della sua diffusione – formazione/informazione);
  • Parte speciale (afferente le diverse tipologie di reati presupposto contemplati nel D.Lgs. 231/2001, e recante la mappatura dei rischi di commissione dei reati);
  • Codice Etico-Comportamentale (indicante le regole di condotta proprie dell’Organizzazione);
  • Sistema disciplinare (riportante i principi base del CCNL applicato, e le altre regole sanzionatorie a carico dei soggetti che collaborano senza essere dipendenti ecc.);
  • Statuto dell’OdV;
  • Regolamento dell’Odv,
  • Sistema di Procure e deleghe;
  • Organizzazione gerarchico-funzionale;
  • Documento di analisi rischi (mappatura dei rischi).
Il Modello correttamente predisposto ed efficacemente attuato evita di sanzioni di natura pecuniaria ed interditiva quali:
  • interdizione dall’ esercizio dell’attività;
  • sospensione o revoca di autorizzazioni, licenze o concessione;
  • divieto di contrattare con la P.A.;
  • esclusione da agevolazioni, finanziamenti, contributi o sussidi e revoca di quelli concessi;
  • divieto di pubblicizzare beni o servizi.
Non è solo sufficiuente adottare il MOG ma anche un suo continuo aggiornamento ed efficace applicazione. Diverse sono le sentenze che hanno già valutato  la responsabilità nei confronti degli amministratori che non lo hanno adottato, esponendo così l’ente al rischio di gravi conseguenze patrimoniali.

La costruzione del Modello MOG

Ogni Ente e/o società che vuole fruire dell’esimente, e garantirsi una corretta gestione aziendale, deve essere dotato di un proprio ed esclusivo Modello ex D. Lgs. 231/2001.
Il modello debba essere predisposto specificatamente sulla base della realtà organizzativa alla quale fa riferimento al fine di poter far fronte alle esigenze emergenti dalla reale struttura ed organizzazione dell’ente/società.
In questo senso l’attività di intervista ha quale proprio obiettivo quello di analizzare ogni attività sensibile al rischio di commissione dei reati presupposto di cui al D.Lgs. n. 231/2001 verificando l’esistenza di procedure/protocolli aziendali adeguati ed efficaci e qualora esistenti, il rispetto dei seguenti parametri:
– tracciabilità delle operazioni;
– segregazione delle funzioni coinvolte nell’attività aziendali;
– rispetto dei poteri di firma.

La Costituzione dell’Organismo di Vigilanza (ODV)

Il D.Lgs. 231/2001 richiede inoltre espressamente, ai sensi dell’art. 6.1 lett b) la costituzione di un organismo, dotato di requisiti di:
  • Autonomia;
  • Professionalità;
  • Indipendenza;
al fine di:
  • vigilare sull’effettività ed adeguatezza del Modello;
  • valutare l’attualità del Modello;
  • proporre i necessari adeguamenti e verifiche;
  • ricevere le segnalazioni attinenti possibili illeciti o irregolarità aziendali.
L’organismo deve essere anche dotato della necessaria continuità d’azione, per poter operare efficacemente, e ciò presuppone quindi una attenzione nella composizione dei membri, interni ed esterni.